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Immagine del redattoreLaura Invernizzi

Pilot

Sono Laura Invernizzi e condurrò questo programma.

Come ho fatto per l’editoriale di RT, racconto un altro pezzo della mia storia e ovviamente dei contenuti che mi piacerebbe raccontare qui.


Premetto che non sono un’esperta ma piuttosto un’appassionata di serie TV, come tutti sono cresciuta coi telefilm le cui puntate scandivano le settimane.

Ricordo perfettamente Twin Peaks e la sua inquietante e bellissima colonna sonora (avevo 13 anni), ma da adolescente non mi sono sottratta a Beverly Hills e Melrose Place, per poi approdare a Sex and the City su TMC (c’era anche un piccolo talk show con la Pettinelli prima della messa in onda in tarda serata).

Devi dire che è una delle poche serie TV di cui posseggo i dvd e che rivedo sempre volentieri, trovando alcune dinamiche interessanti (altre un po’ meno).


In realtà - così come avviene per i libri – il genere che maggiormente prediligo è il crime, quindi passare dall’obitorio di Kay Scarpetta ai laboratori di CSI è stato naturale.

Da una puntata persa in TV e – diciamo scovata su altri lidi - nel 2007/2008 è partita una sorta di rituale che io e Alberto, mio marito (che tra l’altro ha suggerito il nome del programma) portiamo avanti.

Ore 21, si chiudono pc e tablet e ci si ritrova sdraiati sul divano a vedere una o più serie TV.

Nel corso degli anni ne abbiamo viste centinaia, tanto da farmi venir voglia di raccontarle anche ad altri.

Quindi dal 2014 al 2017 su Radio Magenta – la radio locale in cui ho lavorato negli ultimi 11 anni – ho ideato e condotto un programma “Quando arrivano gli Inglesi? Serie TV che forse vedremo in Italia.

Devo dire già in quegli anni è avvenuto un cambio di passo, c’è stata anche in Italia un’evoluzione e un’attenzione a questo genere e l’arrivo di Netflix ha fatto da volano.


Conservo ancora un articolo di Walter Veltroni su Ciak – ottobre 2016 – dal titolo Il nuovo paradiso del Cinema: le serie TV - Creatività, impegno, sperimentalismo eclettismo: tutte le caratteristiche che hanno fatto grande la Settima arte ora si sono trasferite sul piccolo schermo (in quel caso citava) nei serial Fargo e Billions o Gomorra.

Ricordo di aver pensato: finalmente! E poi come dicevo prima è stato un crescendo.


Ma veniamo a questo programma: Il divano chiama… la dinamica serale e seriale l’ho già spiegata, ma non andrò solo a descrivere qualche serie TV (ammetto che pescherò dagli archivi qualcuna british mai uscita in Italia) ma l’intento di questo spazio è quello di raccontare chi parla di serie (ospitando perché no anche qualche podcaster) o le utilizza come esempio per spiegare cose complesse o dare notizia di libri scritti sull’argomento.

A settembre ho avuto modo di partecipare al Festival delle Serie TV che si è tenuto a Milano in Triennale. Gli incontri/panel industry sono stati estremamente interessanti e avrò modo e soprattutto voglia di tornare sull’argomento.

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