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Immagine del redattoreLaura Invernizzi

In vino Veritas

Quinta stagione de Il divano chiama, 96 episodio e ancora la voglia di raccontare le serie TV a modo mio, tra descrizioni, recensioni, suggestioni e libri.

Sono stata un po’ assente sui social in questa lunga pausa estiva, ma nonostante abbia cambiato il logoro divano di casa e debba ancora abituarmi, il binge watching non ne ha risentito e complice un paio di sottoscrizioni mensili (Now e Apple TV, ora invece Disney+) ho nuovo materiale e spunti a cui attingere.

Siamo nel periodo della vendemmia e il tema con cui esordisco per questa stagione è proprio il vino.

Argomento caldo e dibattuto anche in questo periodo, dal Governo Francese che stanzia milioni di euro per acquistare il vino prodotto in eccedenza e trasformarlo in alcol, ai report che sottolineano un calo nei consumi e nell’export soprattutto per alcune tipologie di prodotti e di mercati.


Il 21 aprile su Apple TV+ è stata pubblicata la serie Drops of God – Nettare degli Dei.

Ambientata tra la Francia e il Giappone (con una breve visita in Italia), racconta – in 8 episodi - la storia di Camille Léger che vola al capezzale del padre che non vede e sente da anni, Alexandre Léger, figura emblematica dell'enologia e creatore dell’omonima guida dei vini, ma è troppo tardi, è già morto.

Scopre però che le ha lasciato una straordinaria collezione di vini, la più grande collezione del mondo secondo gli esperti. Ma, per reclamare l'eredità, Camille deve competere con un giovane e brillante enologo, Tomine Issei considerato da Léger, figlio spirituale.

Devono quindi affrontare una serie di prove – tutte ovviamente legate al vino, seguendo le suggestioni e i ricordi del defunto. C’è un piccolo problema, Camille non beve vino e in generale non mangia nulla che sia saporito perché le provoca epitassi e perdita di coscienza (pure l’olfatto è decisamente sviluppato).

Ad incoraggiarla, l’amico del padre, Luca, suo nipote Lorenzo e la sommelier Miyabi oltre ad alcuni amici in Provenza che l’aiutano nel percorso di ricerca.

Ha sicuramente più esperienza Issei, ma è osteggiato dalla facoltosa famiglia che non comprende la sua passione, ma soprattutto non accetta che non lavori nella società del nonno (e della madre).


Alla ricerca dei vini descritti nel testamento/sfida di Léger si accompagna la scoperta dell’uomo e dei protagonisti.


Capita spesso di vedere serie TV o docuserie – citate anche qui – dedicate al cibo, ma raramente si parla di vino, quindi fin da subito Drops of God ha stuzzicato la mia curiosità (in più si parla in francese, inglese e giapponese…cosa volere di più?!!?).


Com’è stata accolta?

In Italia si passa da “serie deliziosa” come titola Wired a Marco Villa su Serial Minds che invece non è andato oltre il secondo episodio, troppo evidente per lui il tracollo tra l’esordio interessante e “la summa della fiction iper-generalista” che prende la serie.


Su Rotten Tomatoes ha invece totalizzato un ottimo punteggio di critica e pubblico.

Per Neil Armstrong di BBC.com Drops of God è un "drama insolito, elegante ed estremamente appassionante, ma raramente guardare la televisione è un’attività da farti venire la gola secca. Avrai bisogno di una bottiglia di qualcosa di speciale quando ti accomoderai a vedere lo show.”

Marilò Delgado su Espinof scrive: "Pur mantenendo punti in comune con il manga originale, la serie aggiunge il suo tocco unico con alcuni miglioramenti..."


E sì perché questa serie è un adattamento di un fortunatissimo manga 神の雫 Kami no Shizuku, pubblicato in Giappone per la prima volta nel novembre 2004 sulla rivista Weekly Morning.


Scritto da Kibayashi Shin insieme alla sorella Yuko (con lo pseudonimo di Nao Aki o Tadashi Aki), e le illustrazioni di Okimoto Shu conta di 44 volumi (la serie si è conclusa nel 2014) a cui sono seguiti Mariage - Kami no Shizuku Saishūshō dal 2015 al 2020 (26 volumi che hanno per tema centrale il "matrimonio" tra vino e cibo) e il 21 settembre scorso – quasi in concomitanza con l’uscita in Giappone della serie TV su Hulu - Kami no Shizuku deuxième che segue il protagonista in viaggio verso Parigi dove conosce una ragazza dotata di notevole olfatto.


La storia originale si presenta leggermente diversa da Drops of God, sono infatti due giovani uomini i protagonisti: Shizuku impiegato in un’azienda di bevande - settore birra - che non beve vino per ripicca al padre Kanzaki Yutaka, enologo di fama mondiale e Issei, che dedica la sua vita al vino cercando di superare il maestro.

I due si sfideranno per ottenere l’eredità di Kanzaki alla ricerca dei 13 vini descritti dal defunto chiamati anche apostoli.


Com’è nata l’idea di questo manga? Dalla passione per il vino degli autori sfociata dopo aver bevuto l’Echezeaux dell'85 del Domaine de la Romanée – Conti. Immagini scaturite dalle suggestioni dell’assaggio che per i due fratelli rappresentavano da sempre un momento di relax o di stimolo durante le loro intense giornate lavorative e che poi hanno portato all’idea di creare un manga sul tema.

In un’intervista sottolineano Abbiamo assaggiato vari tipi di vino di tutte le fasce di prezzo e provenienti da diverse parti del mondo, anche quelli che non compaiono nel manga. Rimuovendo quelli che al lettore sarebbe parsi deludenti, indipendentemente dal prezzo. Non volevamo presentare vini che personalmente trovavamo poco attraenti. Allo stesso tempo, non volevamo dire nulla di negativo o blasfemo sui vini che sarebbero apparsi nel manga”.


Il modo di descrivere i vini con parole alla portata di tutti è stata sicuramente la chiave del successo di questo manga, non solo in Giappone e in Corea del Sud, ma anche Oltralpe Ipotizzammo che Kami no Shizuku non sarebbe stato accettato in Francia, ma il risultato è stato l’esatto contrario. I lettori francesi hanno potuto riscoprire la loro cultura del vino leggendolo e quello strano fenomeno ha contribuito a mantenere vivo l'interesse dei giovani per il vino. Il governo francese ha riconosciuto questo contributo e ci sono stati assegnati due premi, Ordre du Mérite agricole nel 2011 e L'Ordre des Arts et des Lettres nel 2018.”


A gennaio 2009 è stato trasmesso da Nippon TV unテレビドラマterebi dorama tratto dal manga, composto da 9 episodi che ha vinto ben 4 premi al Drama Grand Prix Winter Division: miglior film, attore protagonista, attore non protagonista e attrice non protagonista.


Non è patinato come il più recente Drops of God, ma si lascia guardare (si trova su Dailymotion in lingua originale coi sottotitoli in inglese).


Successo travolgente su tutti i fronti che ha coinvolto (o forse stravolto) le cantine menzionate e le bottiglie citate sia nel manga che nel terebi dorama.

Tra i nomi – per la maggior parte francesi - entrano anche tre cantine italiane e relative bottiglie: Luciano Sandrone, (Barolo Cannubi Boschis 2001), Bruno Giacosa (Barolo Falletto 2001) e Poggio di Sotto (Brunello di Montalcino 2005).


Tutti contenti? Non proprio.

Dopo essere apparso nel finale della serie nel marzo 2010, il poco conosciuto vino bordolese Château le Puy 2003 è diventato molto popolare in Giappone. Nel settembre dello stesso anno, il proprietario della cantina, Jean-Pierre Amoreau, ha reso pubblica la sua intenzione di cessare le vendite internazionali dell’annata citata per scoraggiare i ricchi speculatori, in modo che il vino rimanga alla portata di tutti.


Nel caso vogliate saperne di più, vi segnalo è disponibile per i clienti Amazon Prime la possibilità di leggere alcuni volumi del manga tradotti in inglese, scaricando gli e-book gratuitamente (app Kindle, Prime Reading).


Lo cita anche un vecchio articolo del sito intravino.com, insieme ad altri interessanti titoli

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