Ero un po’ incerta sull’argomento con cui partire, mi sono posta mille dubbi sulla necessità di parlare di qualcosa che potesse attirare l’attenzione del pubblico.
Io non sono esattamente una calcolatrice, un’esperta di marketing con strategie ben consolidato (lo si vede dai post di IG molto basici e dalle stories del mio account…ma imparerò).
Comunque come spesso accade il mondo intorno mi fornisce sempre spunti interessanti e fa lavorare la mia testa.
Il 24 ottobre – con la presentazione a Roma – è arrivato in Italia il film di Downton Abbey, tratto dall’omonima serie trasmessa su ITV dal 2010 al 2015 e anche in Italia dal 2011 su Rete 4 (scelta che secondo me un po’ l’ha penalizzato equiparandolo ad una telenovela)
Non mi dilungo perché non è argomento di questa puntata, ne parlano praticamente tutti e voglio evitare di aggiungermi anche io. Comunque lì – è questo il mio spunto – è presente Brendan Coyle (interpreta Bates, valletto di Lord Grantham)
Nel film – rispetto alla serie – ha un ruolo molto marginale, ma mi ha fatto venire in mente un’altra serie TV inglese in cui recitava: Lark Rise to Candleford.
Sono andata quindi a rileggermi quanto scrissi qualche anno fa per il mio “Quando arrivano gli Inglesi? e quindi ecco qui il mio primo argomento!
Si tratta di un adattamento da libro, anzi una trilogia di Flora Thompson pubblicata tra il 1939 e il 1943, ma che racconta alcuni avvenimenti della sua vita quando era giovane.
La serie è ambientata nell’Oxfordshire, fine 800 e le vicende si svolgono tra il piccolo villaggio di Lark Rise e Candleford, la cittadina vicina
La voce narrante è quella di Laura Timmins, poco più che adolescente, che viene mandata dai genitori a Candleford a casa della cugina della madre che gestisce l’ufficio postale.
Un scelta non facile, ma necessaria per dare un futuro alla figlia, così diversa dagli altri ragazzi che vivono a Lark Rise.
“C'erano sempre allodole - dice nelle prime scene della serie - il loro canto si estendeva sui campi d'oro scuro. Da bambina era come se la tranquilla vita di campagna fosse sempre stata così e sarebbe stata sempre così. Mio padre era solito dire che nessuno veniva mai a Lark Rise e nessuno se ne andava mai. Ma si sbagliava in entrambi i casi. La ragazza che ero non si rendeva conto di quanto velocemente il mondo si stesse allontanando da quelle lunghe giornate estive.”
E il padre – che fa lo scalpellino - è interpretato proprio da Brendan Coyle (giovane e magro).
Tutto ruota dunque intorno a due luoghi molto diversi tra loro, ma il fulcro centrale è l'ufficio postale e la persona che lo gestisce: Dorcas Lane, una donna single energica, disponibile e con la soluzione (quasi) sempre a portata di mano. In ogni puntata ci rivela una debolezza che sostiene sia l'unica - my only weakness...cibo, vestiti, pranzi ecc...
Nonostante le vicende narrino di povertà, incertezze dovute alla vita nei campi ci sono diversi personaggi che riescono a non farla diventare un mattone pessimista!
Thomas Il postino, uomo di mezza età molto religioso e di vedute piuttosto ristrette, anche nei rapporti interpersonali, che si indigna per ogni cosa.
Minnie la giovane pasticciona assunta come governante da Dorcas.
Twister, forse il più bizzarro tra i personaggi, vive a Lark Rise, non si capisce bene cosa faccia nella vita a parte dormire, ubriacarsi e farneticare con la sua parlata strascicata, al suo fianco c’è Queenie e le sue api da cui ricava l’idromele.
Devo dire che i costume drama e le serie TV inglesi tratte da libri le trovo sempre estremamente interessanti….vuoi per la qualità, ma anche perché mi permettono di scoprire autori e spaccati di vita che difficilmente sarei riuscita a scovare da sola (i primi che mi vengono in mente – andati in onda anche in Italia sono: The Durrels e Call the Midwife) e in questo caso una realtà per certi aspetti avanti, con le donne – alcune – a fare da figura predominante, un argomento che ricorrerà spesso qui.
La serie è andata in onda per la prima volta nel gennaio del 2008 sulla BBC One e ne sono state realizzate 4 stagioni per un totale di 40 puntate di 60 minuti ciascuna.
Non è mai arrivata in Italia e da una chiacchierata avvenuta durante il Festival delle Serie TV - che approfondirò sicuramente più avanti – in cui si parlava delle scelte da parte dei distributori italiani su una serie piuttosto che un’altra sono certa non arriverà mai.
Ma è disponibile su YouTube in lingua originale e in dvd.
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