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  • Immagine del redattoreLaura Invernizzi

Conoscete Ann Cleeves?

Aggiornamento: 13 lug 2022

Tra marzo e aprile - forse lo ricorderete – ho trascorso qualche settimana immersa nelle atmosfere e nelle storie made in UK. Ne ho già parlato in due episodi (Quando arrivano gli Inglesi? e Clero e Crime), ma il discorso non si è esaurito e approfitto di The Long Call – questo il titolo della serie – per tirare fuori dal cassetto altre 2 titoli….il comune denominatore? La scrittrice Ann Cleeves.


La conoscete? Probabilmente poco - anch’io l’ho scoperta maggiormente preparando questa puntata – perché nonostante abbia pubblicato dal 1986 un libro all’anno, in Italia ne sono stati tradotti solo 5 - ma la cosa cambia se vi dico Shetland e Vera, serie tratte/ispirate dai suoi romanzi.

Ma procediamo per gradi partendo da una breve biografia della scrittrice inglese che ci fa comprendere meglio i suoi libri.

È cresciuta in campagna, prima nell'Herefordshire, poi nel North Devon. Dopo aver abbandonato l'università, ha accettato una serie di lavori temporanei e mentre faceva la cuoca presso l’osservatorio di Fair Isle ha conosciuto il suo futuro marito Tim, ornitologo. Successivamente si sono trasferiti - unici residenti - nella piccola riserva naturale di Hilbre. Lì se non ti piacciono gli uccelli non hai molto da fare ed è per questo che ha iniziato a scrivere.

La sua prima serie di romanzi polizieschi – 8 in totale – ha per protagonista l'anziano naturalista, George Palmer-Jones. Uno solo – il quarto - tradotto in italiano nel 1990 col titolo Una preda da uccidere


Il trasferimento della famiglia nel Northumberland ha poi fornito l'ispirazione per molti dei suoi titoli successivi.

In primis l'ispettore Stephen Ramsay, poliziotto impulsivo e persino sconsiderato che non piace ai suoi colleghi e incline a gravi errori, ma anche DCI Vera Stanhope.

Qui mi soffermo un po’ di più e attingo dalla puntata redatta nel lontano 2014 per il mio programma radiofonico, dedicata a Vera la serie TV tratta dai romanzi di Ann Cleeves che all’epoca non era ancora disponibile in Italia (arrivò due anni dopo).

La nostra protagonista è una signora nubile sulla sessantina. Non è amabile come Jessica Fletcher anzi è piuttosto burbera e sbrigativa nel relazionarsi con le persone forse perché - orfana della madre in tenera età - ha vissuto con un padre decisamente problematico e solitario la cui unica passione erano gli uccelli che andava a scovare (se non addirittura a cacciare) lasciando la piccola Vera in macchina al freddo - alcune cose si scoprono proprio nella prima puntata raccontate dalla stessa detective, ma senza alcun tipo di vittimismo o rimprovero nei confronti del padre morto da poco, come se esistesse solo quel modo di relazionarsi con i propri famigliari.

Per quanto riguarda l'aspetto investigativo è perspicace e tiene le fila di tutto il comando. Per quanto abbia modi spicci coi sottoposti, svela invece un lato quasi materno verso i giovani testimoni - il suo modi 'affettuosi’ di rivolgersi a loro sono Love oppure Pet.

Non disdegna il buon cibo, l'alcool e non ha la minima velleità nel vestirsi o nella cura della sua persona: capelli a caschetto arruffati, berretto da pioggia, impermeabile informe, gonne o vestiti larghi e spesso stivali (visto il clima e i luoghi che frequenta non c'è molta scelta).

Ad interpretare questo complesso personaggio Brenda Blethyn, attrice inglese di tutto rispetto nota per essere stata la protagonista di Segreti e bugie (Secrets & Lies), film del 1996 di Mike Leigh (Palma d'Oro al Festival di Cannes e premio per la migliore interpretazione femminile e nomination all'Oscar per la Blethyn).

Curiosità, ha interpretato la frivola Mrs Bennet nella trasposizione cinematografica di Orgoglio e Pregiudizio del 2005.

Ann Cleeves – avevo sottolineato nella puntata, ma purtroppo non so dove lo avessi letto – ama molto l’interpretazione della Blethyn, tanto che nella sua mente identifica con la voce dell'attrice quella della protagonista dei suoi romanzi, ma ci tiene a precisare che fisicamente la Vera di carta è molto più trasandata della omonima televisiva.

L’ha voluta proprio immaginare così – pare prendendo anche un po’ spunto da una vicina di casa -

perché era arrabbiata con le scrittrici che scrivevano personaggi femminili giovani, in forma e belle. Vera non è nessuna di queste cose.

È protagonista di 9 romanzi e il decimo uscirà a settembre. Non sono stati ancora tradotti in italiano, ma ci consoliamo con la serie TV da cui sono tratti. 11 stagioni per un totale di 46 episodi. Adoro le produzioni crime inglesi e Vera è una di queste. Le trame non sono mai banali o scontate, difficilmente lo spettatore (anche il più allenato) riesca a scovare l'assassino a metà puntata (a me purtroppo è capitato, soprattutto con i vari CSI, e non perché sia brava, ma per via delle storie un po' scontate e 'già viste'). Così scrissi ormai più di 8 anni fa!

L’ultima stagione è stata trasmessa in Italia in esclusiva su Giallo, dove si trovano anche le repliche su più giorni e orari. Se volete fare una full immersion su Now trovate tutte le stagioni precedenti. La prima e la seconda anche su Prime Video doppiata.


Le Shetland, gruppo di isole a Nord della Scozia - concedetemi l’approssimazione, ma sono certa andrete a guardare su Wikipedia – hanno cambiato profondamente la vita della scrittrice capitata lì per caso e proprio qui sono ambientati 8 romanzi con protagonista il DI Jimmy Perez.


Shetland - ha detto la Cleeves - ha anche l'atmosfera e lo spazio (inteso come vastità) dei romanzi nordici, quindi mi dà il meglio di entrambi i mondi: una comunità chiusa dove tutti si conoscono e il tipo di bellezza spoglia, brulla che offre uno sfondo da brivido. Nelle comunità affiatate, qualsiasi tragedia fa male a tutti, perché c'è sempre una connessione personale. Un recensore una volta ha detto che scrivo Village Noir. Mi piace quella descrizione.”

Alla Cleeves – che lo ricordo scrive un libro all’anno - piace dedicarsi a più serie/saghe, perché "si annoierebbe molto se ne facesse solo una".

E a proposito quella con protagonista Jimmy Perez (interpretato da Douglas Henshall) ha dichiarato che "Dopo il primo quartetto pensavo di avere ancora cose da dire e idee da esplorare sulle Shetland. Le isole stavano cambiando; il petrolio stava finendo e le entrate petrolifere detenute in deposito stavano guadagnando molti meno interessi dopo il crollo finanziario. Sembrava esserci un'atmosfera meno stabile e ottimista nel posto. A quel punto ho deciso di scrivere il secondo quartetto che parlava meno di individui e famiglie e più di comunità. Il primo quartetto ha titoli contenenti colori e titoli del secondo contengono elementi. Voglio smettere di scrivere di Shetland mentre sono ancora appassionata del luogo e dei personaggi. Non riesco a pensare a niente di peggio che scrivere un libro quando quella passione è finita. Molto meglio finire una serie quando io e i lettori vogliamo ancora di più”

Qui per fortuna – per quanto riguarda le traduzioni – troviamo in italiano i primi 4 libri. Vi elenco i titoli in ordine cronologico (visto che alcune raccolte posso creare confusione)

La maledizione del corvo nero - Due cadaveri un solo indizio (nel 2009 il titolo era Gli occhi della notte), L'isola dei cadaveri e La ragazza dell'isola.

Lato serie TV sono state realizzate 6 stagioni (la settima è in produzione) 32 episodi, in parte adattamenti dai romanzi – prima stagione dal terzo libro Red Bones, la seconda da Raven Black, Dead Water e Blue Lightning (rispettivamente primo, quinto e secondo romanzo).

Dalla terza stagione trame originali...e la cosa non dispiace affatto alla Cleeves!

Guardo il programma televisivo come qualsiasi altro spettatore. A volte mi vengono mostrate le sceneggiature o i DVD in anticipo e mi piace seguire le letture per incontrare le star e gli attori ospiti, ma mi piace altrettanto arrivare fresca al drama finito. I libri e gli show sono formati molto diversi. Sono stato molto fortunata però. Gli sceneggiatori, i registi e gli attori hanno catturato l'essenza dei libri e dei personaggi, anche se cambiano i dettagli della trama. La storia che ho amato di più era una delle storie originali, non un adattamento dei romanzi.”


In Italia Shetland è uscita a partire dal 2018 ed è stata riproposta su Giallo dal 10 febbraio in attesa della 6 stagione le cui prime 3 puntate sono state trasmesse a maggio, la programmazione è cambiata nello mese scorso, ma forse verrà ripresa a luglio. Non ne ho la certezza (poi esce la puntata del podcast e vengo smentita il giorno stesso!) nel caso aggiornerò la pagina col testo della puntata su radiotomoko.com.

Non ho trovato su Now o Discovery+ la possibilità di vedere le stagioni precedenti.


Concludo il discorso sulle Shetland segnalando che la scrittrice si è fatta in qualche modo portavoce di una raccolta fondi per la ricostruzione dell’Osservatorio di Fair Isle andato distrutto in un incendio nel 2019. La ricostruzione prosegue e se tutto andrà bene sarà aperto nel 2023.


Come avrete notato i luoghi in cui sono ambientate le vicende dei suoi romanzi sono strettamente legate alla storia della sua vita. Nel 2017 muore improvvisamente il marito, 40 anni passati insieme e molti – troppi - ricordi. Decide quindi di tornare nel North Devon, luogo a lei caro, circondandosi di una ristretta cerchia di amici di lunga data. E qui inizia a pensare di poter ambientare un nuovo romanzo. Il protagonista è DI Matthew Venn, la cui storia è uscita da una conversazione con un’amica che proveniva da una comunità evangelica molto chiusa, dalle regole rigorose.

Figlio unico, a 18 anni inizia a mettere in discussione la fede dei suoi genitori, ma invece di farlo in silenzio – un po’ come lo faceva l’amica della Cleeves – Matthew lo dichiara in modo molto forte a tutta la comunità e viene espulso.

Forse proprio per cercare una sorta di redenzione o giustizia entra in polizia. Dopo averlo represso a lungo quando era in famiglia, ora poi anche vivere liberamente la sua omosessualità. Deve però fare i conti col passato, torna infatti per il funerale del padre, ma anche per le indagini di un omicidio. Da qui parte il libro The long Call - da cui è stata tratta l’omonima serie in 4 episodi trasmessa da ITV ad ottobre 2021.

L’adattamento del romanzo è di Silverprint Pictures, la società che ha già prodotto Shetland (BBC) e Vera (ITV).

Non riesco a pensare a nessuno che possa interpretare Matthew Venn meglio di Ben Aldridge. Porterà autenticità e impegno nel ruolo. Ho sempre sperato che l'attore scelto venisse dal Devon, dove sono ambientati i libri, e lo fa.” ha detto la Cleeves.

Anche perché lo stesso attore ha vissuto una situazione molto simile al protagonista.

"Sono felice di interpretare Matthew Venn, un detective brillantemente non ortodosso che il pubblico vedrà risolvere un caso avvincente e intricato, mentre allo stesso tempo elabora un mistero più profondo e personale dentro di sé. È un viaggio toccante e complesso di sé -scoperta e identità sessuale e religiosa, che naviga nella tensione tra orgoglio e vergogna, e mi sento privilegiato a portarla ai telespettatori di ITV in The Long Call."


Mi auguro che la miniserie possa arrivare preso anche in Italia, vi terrò aggiornati.

Per quanto riguarda i romanzi, è stato già pubblicato un secondo libro con protagonista Matthew Venn The Heron's Cry.


Concludo con un dettaglio che mi lega alla Cleeves, è un'appassionata sostenitrice delle biblioteche

Inoltre è stata ambasciatrice della Giornata nazionale delle biblioteche nel 2016.

Le biblioteche contanoha sottolineato la scrittrice - Se crediamo nelle pari opportunità, dobbiamo combattere non solo per gli edifici ma per la gamma di libri all'interno e il personale qualificato che può promuovere la lettura in tutte le sue forme. Non solo le biblioteche ci incoraggiano a essere più tolleranti e meglio informati, ma contribuiscono enormemente alla ricchezza della nazione"

La Cleeves ha deciso nel 2020 di sponsorizzare un nuovo progetto "Reading for Wellbeing" nel Nord-Est, in cui gli operatori di lettura della comunità consentono l'accesso a storie e letture per aiutare a migliorare la salute e il benessere di chi ha bisogno di supporto.

È stata nominata Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico (OBE) nel 2022 New Year Honours per i servizi alla lettura e alle biblioteche.

Ma c’è un’altra piccola chicca scoperta sul suo sito. Per realizzare degli eventi in biblioteca e in libreria senza la sua presenza, ma attirando magari potenziali lettori la Cleeves realizzato un kit che contiene un copione, un rapporto CSI, moduli “whodunnit” (chi lo ha fatto?), locandine e un premio.

Tutto il materiale è scaricabile dal sito di Ann Cleeves e da quello di Pan MacMillan ci sono anche le ricette per il tè delle 5 (oltre che un altro mistero da risolvere!).

Chissà se qualcuno dei miei ascoltatori lo realizzerà o lo proporrà alla propria biblioteca (anche se in inglese)….io ho qualche idea in merito.


Fa parte inoltre parte di "Murder Squad", lavorando con altri scrittori britannici del nord per promuovere la narrativa poliziesca.


Mica male eh?!?!

Segnalo anche un’intervista ad Ann Cleeves al Bad Sidney Crime Festival del 2021 in occasione dell’uscita di The Heron's Cry realizzata da Sue Turnbull, autrice del libro Crime: Storia, miti e personaggi delle serie tv più popolari (ne ho parlato nella puntata n. 51).

Per questo video – e la scoperta di questo festival – devo ringraziare Michela che in Australia è di casa.

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