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  • Immagine del redattoreWilma Viganò

Chi È la Wilma?

Aggiornamento: 15 ott 2021

Ciao a tutti.

Mi chiamo Wilma Viganò e vivo a Milano.

Spero che diventeremo amici e mi sembra quindi doveroso raccontarvi due o tre cose su di me.

Ho trascorso una vita molto fortunata nel mondo della comunicazione e del marketing spaziando dai gioielli alla moda, dai vini ai computer.

Ed è stato proprio all’inizio del mio percorso professionale che ho imparato a “scoprire” Milano.

Il mio primo “capo”, allora responsabile del Reparto Pubbliche Relazioni della più grande agenzia pubblicitaria mondiale, è stato infatti Guido Lopez, giornalista e scrittore, ma soprattutto autore, più di mezzo secolo fa, di “Milano in Mano”, quella che è ancor oggi considerata la guida definitiva della città.

E con lui, ricercando una sala per una mostra piuttosto che - come si direbbe oggi - una location per una conferenza stampa, ho imparato a conoscere i luoghi più interessanti ma anche quelli meno noti di Milano, a ricercarne la storia, a scoprirne le curiosità … Per ritrovarmi poi con una miniera di storie da raccontare.

E oggi, dopo aver viaggiato per una vita intorno al mondo, mi sono resa conto che ci sono ancora un’infinità di cose da ritrovare e mi sono inventata il turismo a Km. zero.

Sostenibile, salutare, flessibile e gratuito. E lo vorrei condividere con voi.

Si tratta di brevi ma abbastanza insoliti percorsi in giro per Milano.

Magari solo attorno ad una piazza, lungo una via, o all’interno di un convento o di una cascina.

Niente Duomo, Ultima Cena o Castello. Con tutto il rispetto per Duomo, Ultima cena e Castello, naturalmente. Ma quelli sono per turisti classici. Io vorrei accompagnare turisti alternativi.

Lo sapevate ad esempio che in fondo a viale Monza c’è Ca’ Radetsky, dove il mitico Feldmaresciallo visse una straordinaria storia d’amore con una lavandaia di Sesto San Giovanni? Oppure che all’Istituto di Medicina Legale c’è un piccolissimo museo aperto a tutti che racconta il lavoro dei C.S.I. Milano? O ancora, che un’urna della chiesa del Santo Sepolcro custodisce una ciocca dei capelli di Maria Maddalena?

Insomma, cose così.

Le mie proposte valgono per quando vi ritrovate a Milano con mezz’ora libera.

Per quando sentite l’urgenza insopprimibile di prendere una boccata d’aria.

Per quando il morale necessita di una anche piccola dose di bellezza.

Percorsi rilassanti, perché troverete quasi sempre una chiesa “d’arte” dove riposarvi.

Commenti leggeri e un po’ intriganti. Perché voglio semplicemente fare story-telling, che in milanese moderno significa raccontare storie come quando si parla ad un amico o a un’amica andando a spasso per la città.

E mentre ascoltate le mie storie, potrete guidare o prendere il sole, sorridere a quel ragazzo che vi piace tanto o semplicemente guardarvi intorno.

Ci sono un’infinità di cose belle e vere al di fuori dello schermo.

Se poi un giorno vorrete “veramente” camminare e diventare, non solo virtualmente, turisti a Km. Zero … beh, vorrà dire che ci sono riuscita!

Come si dice: Mission accomplished.

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