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  • Immagine del redattoreAlberto Pandiani

Bastoncini fucsia su sfondo blu

La tubercolosi è una malattia provocata dall’infezione di un batterio, il Mycobacterium tuberculosis, detto anche bacillo di Koch, perché scoperto da Robert Koch, un medico microbiologo tedesco dell’Ottocento. Ma chi era Koch?

Daniela Cirillo, microbiologa di Ospedale San Raffaele e Organizzazione Mondiale della Sanità: "In poche parole possiamo dire che Robert Koch è un geniale scienziato che vuole sapere e capire da dove vengono le cosiddette malattie infettive: ricerca i microbi che le causano, studia il modo in cui questi passano da un organismo all’altro, e quali sono le condizioni che favoriscono o ostacolano l’infezione, cioè appunto il passaggio dei microbi tra i vari soggetti."


Fotografia di Robert Koch
Robert Koch

Robert Koch nasce a Clausthal, vicino a Hannover, nella Bassa Sassonia l'11 dicembre del 1843 in una famiglia piccolo borghese. A quattro anni, impara da solo a leggere e scrivere e a cinque viene affidato a un insegnante privato. Frequenta il liceo umanistico, ma un personaggio fondamentale per la sua formazione è il nonno, che gli insegna le basi della fotografia e della microscopia, oltre al gioco degli scacchi.

A 19 anni Koch si diploma e, a seguito delle insistenze dei genitori, si iscrive alla facoltà di medicina all'Università di Gottinga dove conosce Friedrich Gustav Jakob Henle, un anatomista che ipotizza che alcune malattie possano essere dovute a particolari germi.

A 22 anni Koch si laurea e parte per Berlino per incontrare Rudolf Virchow (figura fondamentale nella lotta alla tubercolosi, come vedremo nelle prossime puntate) che è già uno dei più famosi patologi del tempo, ma rimane deluso dall’ospedale in cui lavora perché, a suo dire, è “dispersivo” per la moltitudine dei malati e delle malattie. In più Berlino è molto cara e Koch decide allora di dare una svolta alla sua vita, soprattutto perché non vuole tornare a Clausthal a fare il medico generico. Le alternative sono due: arruolarsi come medico militare in Russia oppure fare il medico della marina sui transatlantici. I suoi genitori però intervengono ancora una volta e chiedono aiuto a un amico, famoso fotografo di Amburgo, che riesce a fargli avere un posto da medico proprio all'ospedale della sua città.

Ma Koch anche qui non rimane a lungo e continua a spostarsi di città in città in tutta la Germania, lavorando anche come medico militare durante la guerra franco-prussiana del 1870, malgrado nel frattempo si sia anche sposato e, nonostante l’incessante girovagare, abbia già conquistato una buona reputazione nell’ambiente medico.

Terminata la guerra con la Francia, Koch e la moglie rimangono a vivere vicini al confine, a Wöllstein per la precisione, dalle parti di Francoforte, dove comprano una casa che Koch organizza in modo da poterci vivere ma anche per lavorare, e destina due stanze all’attività di medico ricercatore: in una visita i pazienti e nella seconda organizza un laboratorio per le ricerche di batteriologia.

"Negli anni riesce a descrivere l'intero ciclo vitale del bacillo responsabile all’antrace, riproducendo anche la malattia su animali presi come cavie, ed è anche uno dei primi a proporre misure igieniche per prevenire il propagarsi dell’antrace. A 33 anni (e siamo nel 1876) inventa la microscopia fotografica, pubblicando un articolo con foto dettagliate di batteri e spiegando anche il modo in cui possono essere ottenute."


Fotografia del microscopio usato da Robert Koch
Il microscopio di Koch

Nel 1880 a 37 anni Koch viene chiamato come membro straordinario all'ufficio di sanità imperiale a Berlino e successivamente nominato consigliere imperiale per la sanità. A Berlino Koch ha finalmente a disposizione i mezzi e il tempo necessari per ottenere il massimo dalle sue ricerche e in poco tempo il suo istituto di ricerca surclassa tutti gli altri in Germania e, probabilmente, nel mondo.

E così arriviamo alla fatidica data del 24 marzo 1882 quando Koch, intervenendo ad una conferenza alla Società Fisiologica di Berlino, rende noto quello che viene ancora considerato il suo lavoro più importante e che nel 1905 gli farà vincere il premio Nobel per la Medicina: i risultati sulla causa della tubercolosi, il Mycobacterium tuberculosis, cioè quello che ancora oggi chiamiamo proprio “bacillo di Koch”.

Ma che aspetto ha il bacillo della tubercolosi?

"Il Mycobacterium tuberculosis è un bacillo (cioè un batterio a forma di bastoncello), non è capace di muoversi autonomamente e ha una parete esterna a strati, abbastanza spessa, difficilmente penetrabile dagli antibiotici, ed è “strana” perché non permette l’utilizzo dei normali coloranti per, appunto, colorare e osservare i batteri al microscopio bisogna utilizzare una colorazione peculiare, infatti i micobatteri fanno parte dei cosiddetti batteri acido-alcool resistenti. Per questo motivo, quando si osservano al microscopio, si vedono come bastoncini fucsia su uno sfondo blu."


Immagine al microscopio del Mycobacterium tuberculosis
Bastoncini fucsia su sfondo blu

Con la scoperta del bacillo Koch conquista il titolo di consigliere di fiducia imperiale, ma lui non si accontenta della sola scoperta della causa delle malattie e le sue ricerche sono dirette a contenere e, eventualmente, eliminare queste malattie: nel corso della vita viaggia spesso nelle regioni ad alto rischio della Terra, come India, Nuova Guinea e Africa dove cerca di combattere il colera, la peste, la malattia del sonno e la malaria.

"Un’altra conquista che si rivelerà fondamentale per la scienza nei decenni successivi è la dimostrazione dell’efficacia del vapore per sterilizzare; fondamentale perché la possibilità di avere a disposizione batteri morti porterà prima lo stesso Koch e poi altri ricercatori a fare passi in avanti nello sviluppo di metodi per la diagnosi e per la vaccinazione contro la tubercolosi."

Ma queste sono storie per altre puntate…

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