Il 23 marzo su Netflix sarà disponibile la serie TV Freud, mistery thriller di 8 puntate ambientato nel 1886 a Vienna (ma girato per la maggior parte a Praga).
La serie TV segue le vicende del giovane Sigmund Freud e delle sue osteggiate teorie rivoluzionarie, ma che lo avvicinano ad una medium Fleur Salomé e ad Alfred Kiss veterano di guerra e ispettore alle prese con alcuni efferati crimini.
Sullo sfondo - come ha spiegato il regista Marvin Kren – l’antisemitismo che sta già prendendo piede a Vienna, ma anche la vita privata dello psicanalista.
Si tratta di una coproduzione austro-tedesca di cui per ora abbiamo solo un intrigante trailer.
Ovviamente non termino la puntata qui e per ingannare l’attesa (residua perché dopo tanti rinvii mancano davvero pochi giorni) suggerisco un documentario su Freud che potete trovare su Netflix all’interno di Genius of the Modern World della storica inglese Bettany Hughes (nello specifico il terzo episodio, mentre per completezza di informazione vi segnalo che gli altri riguardano Marx e Nietzsche, durano poco meno di un’ora ciascuno e sono molto interessanti).
Secondo Stephen Frosh Professor in the Department of Psychosocial Studies at Birkbeck, University of London, gli studi di Freud (per quanto controversi possano essere) hanno avuto un fortissimo impatto nel 20° secolo, paragonabili alle teorie Marxiste e di Darwin.
Ed in effetti pur non avendo studiato la materia, capita sicuramente a tutti noi di citare il complesso di Edipo, l’interpretazione dei sogni o il lapsus freudiano, no?
Mentre preparavo questa puntata ho trovato in effetti molti riferimenti al padre della psicanalisi.
Dai film sulla sua vita o le sue teorie (A Dangerous Method del 2011) passando per Le vie del Signore sono finite di Massimo Troisi o Tutta colpa di Freud con Marco Giallini, senza contare le citazioni nelle canzoni.
Sul tema serie TV invece ne abbiamo solo una del 1984, ma potrebbe essere in arrivo in Italia (e me lo auguro) Vienna Blood, genere sempre thriller/drama coproduzione anglo austriaca trasmessa dalla BBC Two tra novembre e dicembre dello scorso anno) che segue le vicende del giovane (anche qui) studente di medicina – allievo di Freud - Max Liebermann che aiuta l’ispettore di polizia a rivolvere alcuni omicidi.
La serie che conta solo 3 episodi è tratta dai libri di Frank Tallis (non ancora tradotti in italiano)
Concludo con un’ultima chicca….ma sapete che Freud ha incontrato Sherlock Holmes? Beh lo ha citato sicuramente ma l’incontro col personaggio è avvenuto nel libro (termine corretto pastiche, ovvero insieme di testi già scritti e assemblati) di Nicholas Meyer del 1974 “La soluzione sette per cento” da cui è stato tratto anche un film.
Watson preoccupato per la dipendenza di Holmes dalla cocaina lo convince a partire per Vienna per disintossicarsi grazie a Freud.
Ma il binomio è stato anche utilizzato per un altro libro – un saggio - Sherlock Holmes e il caso del dottor Freud dello psichiatra Michael Shepherd.
Riporto la presentazione:
Freud ha scoperto i segreti della psiche umana con lo stesso rigore e la stessa implacabile capacità di attenzione ai dettagli con cui il principe dei detective scopriva gli autori dei delitti. Questo singolare saggio, scritto con uno stile allo stesso tempo piacevole e pungente, rappresenta un ponte tra le due culture, la letteraria e la scientifica. Non è per specialisti, ma può essere letto con interesse sia da chi si è dedicato a una professione tecnico-scientifica sia, ancor di più, dalle persone di cultura letteraria interessate a problema di psicologia, di semiologia, di epistemologia e ai rapporti tra mito e scienza.
Siamo partiti da Netflix e siamo arrivati ad un saggio…direi che possiamo concludere qui!
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