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  • Immagine del redattoreLaura Invernizzi

Ancora Connelly

Dopo la parentesi dedicata ai reality, torniamo a parlare di serie TV, precisamente di “un gradito ritorno” come dice spesso Alberto e di una novità.

Due serie e un comune denominatore che si evince dal titolo di questa puntata: il prolifico Michael Connelly.

Autore di 37 romanzi, diversi racconti e un saggio - Crime Beat: A Decade Of Covering Cops and Killers – nonché executive producer e autore di un podcast Murder Book, che a mio avviso fa ulteriormente emergere la sua esperienza come giornalista di cronaca nera.


Sarò un po’ stringata – e darò per scontate alcune cose - però ho già raccontato molto nell’episodio 23 dal titolo Bosch, come il personaggio protagonista dei ben 24 libri di Connelly da cui è stata tratta l’omonima serie di Amazon Prime conclusasi il 25 giugno 2021 dopo 7 stagioni – 68 episodi.

Nonostante siano trascorsi due anni dalla messa in onda di quella puntata – in occasione del lancio della 6 stagione – vi consiglio l’ascolto, così da avere un quadro più completo.


Generalmente non torno a parlare delle stesse serie TV nel caso ci siano nuove stagioni – mi limito a segnalarlo nel testo della puntata già andata in onda (i testi e i link sono sul sito www.radiotomoko.com).

So che questo fa invecchiare precocemente il mio lavoro, ma preferisco trovare argomenti e serie sempre diverse.

Ma quasi mi contraddico da sola – almeno in questa prima parte perché torno a parlare di Bosch!


Eh sì perché se Michael Connelly il 21 gennaio 2021 scriveva sul suo sitoBeh, è ​​insolito quando uno scrittore è senza parole, ma è così che mi sento oggi. Abbiamo terminato le riprese dell'ultima stagione di Bosch. Sono sia triste che soddisfatto. Abbiamo realizzato uno spettacolo davvero buono, uno di cui sono orgoglioso, uno che penso sarà scoperto da nuovi spettatori negli anni a venire. È stata un'esperienza intensa di 7 anni che mi ha portato profonde amicizie e appagamento e orgoglio ancora più profondi. Amo lo show. Amo Titus Welliver nei panni di Harry Bosch e tutti gli altri nel cast. Sono così fortunato che questo sia successo a me e a Harry Bosch e apprezzerò sempre i risultati e ricorderò le persone che lo hanno reso possibile. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a realizzarlo, grazie a tutti coloro che lo hanno visto. La stagione 7 sarà la migliore di sempre.


Nemmeno due mesi dopo – il 3 marzo – segnalava grandi novità…uno spin off!

“Sono entusiasta di questo e penso ai fan che hanno chiesto più Bosch, sarà così. Continuare la storia di Harry Bosch e vederlo collaborare con "Money" Chandler sarà più di quanto avrei mai potuto desiderare. E continuare la nostra relazione con Amazon e far parte della line-up di IMDb TV assicurerà il nostro impegno nel fornire agli spettatori uno spettacolo di alta qualità, creativo e pertinente. Non vedo l'ora di iniziare.”


Ed ecco quindi – poco più di un anno dopo Bosch: Legacy, 10 episodi i cui primi 4 resi disponibili il 6 maggio scorso e poi due episodi ogni venerdì fino al 27 maggio. Prima della messa in onda, la serie è stata confermata già per una seconda stagione.


Nel commento, Connelly ha citato IMDb TV, faccio una breve spiegazione/cronistoria:

Il servizio è stato lanciato a gennaio 2019 come IMDb Freedive, prima di diventare IMDb TV cinque mesi dopo e dal 28 aprile 2022 Amazon Freevee.

Si tratta di un servizio di streaming gratuito, supportato da pubblicità – attivo negli Stati Uniti, Regno Unito ed entro fine anno in Germania - che consente di riprodurre in streaming film e programmi TV premium senza acquistare un abbonamento. In Italia non è disponibile e la serie si può vedere su Prime Video (abbonamento incluso a chi ha il servizio Prime di Amazon).


Di cosa parla Bosch: Legacy?

Si riprende da dove si è conclusa la settima stagione – per fortuna c’è un previously che aiuta a fare mente locale - Bosch, si è ritirato dalla Polizia ed ora è un investigatore privato, ha in mano alcuni casi – in particolare quello della ricerca di un erede per un milionario – e collabora ancora con la già citata Honey "Money" Chandler, sopravvissuta ad un tentato omicidio, che cerca in tutti i modi di far arrestare il mandante. Ritroviamo anche la figlia di Bosch, Maddie alle prese con la nuova vita da agente LAPD…seguendo quindi le orme del padre e della madre, ma le difficoltà non mancano.

Nuovo personaggio Maurice "Mo" Bassi, l'esperto di tecnologia di Bosch con cui condivide l'amore per il jazz.

Anche altri membri del cast di Bosch compaiono negli episodi, la coppia di detective Barrel e Crate, il tenente Don Thorne e Mank, il sergente che abbiamo sempre visto alla scrivania.


La prima stagione di Bosch: Legacy estrae alcuni elementi del 19^ libro di Connelly The Wrong Side Of Goodbye (Il lato oscuro dell’addio) uscito nel 2016 (in Italia due anni dopo).


Vi leggo gli estratti di due recensioni, la prima – di Dan Jackson su Thrillist – che innanzitutto fa riferimento ai titoli di testa (cosa che ha colpito anche me).

"Tragicamente, i produttori hanno abbandonato la vecchia sigla di Bosch ("Can’t let go'") a favore di un binario che deve ancora insediarsi completamente nel mio cervello. Ma si tratta di piccoli aggiustamenti architettonici, come rifare il pavimento o acquistare nuove tende. Non è necessario alcuno smontaggio."

Scrive a proposito della serie: "c'è qualcosa di ammirevolmente vecchia scuola in Bosch: l'incrollabile impegno di Legacy per un modello di narrazione serializzata in cui guardi un personaggio evolversi lentamente nell'arco di quasi un decennio. Lo scrittore Eric Overmyer e Michael Connelly, rimangono coinvolti in modo creativo e hanno guidato lo spettacolo attraverso picchi e valli."


Rassicurazioni ci arrivano anche da Alexis Gunderson su crimereads.com "i fan di lunga data sia dei libri di Connelly che della serie ammiraglia possono stare tranquilli: qualunque cosa tu abbia amato di Bosch, sei quasi certo di trovarlo in Bosch: Legacy

Parlando di Los Angeles, saranno rincuorati nel sapere che la magia noir bruciata dal sole della serie di punta è per lo più ancora lì. La città è servita come qualcosa di più di un semplice sfondo sia nei libri che nella serie originale Prime, diventando una sorta di personaggio principale.

La magia noir bruciata dal sole di ciò che significa Los Angeles, sia per i ricchi che controllano le sue leve del potere, sia per le persone molto più vulnerabili che Harry, con il suo mantra ancora incalzante che "Ognuno conta, o nessuno conta", è così spinto a difendere. Il fatto è che, sia che costruisca la sua storia sulla pagina o sullo schermo, Connelly ha un talento per trovare tutti i modi in cui la città si procura dei lividi…solo premendo. E quella, almeno per questa fan di Bosch, era la cosa numero uno che stavo cercando Bosch: l'eredità da mantenere."


E qui la giornalista non crede che questa stagione stia portando avanti una narrazione cara a Bosch, quella di mostrare il marcio della polizia e del sistema da cui lui poi ne esce. Mentre qui ritroviamo la figlia a percorrere le orme del padre, ma come “mela buona”….la copaganda termine che mette insieme cop – poliziotti e propaganda ovvero “gli sforzi dei media per adulare gli agenti di polizia e risparmiarli da una copertura scettica”.

Penso sia interessante approfondire il concetto e magari parlarne in futuro con esempi pratici….mi riprometto di studiare la cosa, mancano 4 puntate alla fine di questa stagione e ho – stranamente – già scelto gli argomenti (quelli bravi direbbero “ho redatto il piano editoriale”) quindi direi tra ottobre e novembre ne parlerò di sicuro.


Voltiamo pagina…o meglio per essere precisi apriamo un nuovo libro e un diverso servizio streaming per parlare di The Lincoln Lawyer – Avvocato di Difesa


Michael Mickey Haller è un altro personaggio uscito dalla penna di Connelly protagonista di 6 libri (l’ultimo La legge dell’innocenza è uscito nel 2020 e da noi l’anno scorso).

Fa la sua apparizione nel 2005 nel romanzo che dà il titolo al film del 2011 e della serie di Netflix uscita lo scorso 13 maggio.

Il padre - da cui ha ereditato il nome - era un famoso avvocato difensore che gli ha lasciato in eredità un pistola, la madre è messicana. Mickey Haller svolge la sua professione nel sedile posteriore di una Lincoln, la targa è tutto un programma NTGUILTY (abbreviazione di Non colpevole).

Ah…dettaglio non trascurabile, è il fratellastro più giovane di Bosch (quest’ultimo appare anche in tre dei 6 libri e anche Haller a sua volta in quelli di Bosch).


Nel film il nostro avvocato è interpretato da Matthew McConaughey che – nonostante la parlata texana – risulta credibile nel ruolo, mentre nella serie c’è l’attore messicano Manuel Garcia-Rulfo.

Se il film segue la trama del primo libro - The Lincoln Lawyer – la serie composta da 10 episodi e si basa sul secondo, The Brass Verdict – titolo italiano La lista.

Ho pochi elementi – non avendo letto i libri – per dare un giudizio su quale dei due adattamenti sia migliore e più aderente ai romanzi.

Ma la cosa certa è che non c’è crossover tra le serie di Bosch e The Lincoln Lawyer per una questione di diritti (Amazon e Netflix), quindi il dettaglio della parentela non viene preso in considerazione.

Nella serie sono presenti almeno tre Lincoln sempre dalle targhe emblematiche (NTGUILTY - DISMISSED e IWALKEM), nel film solo una, come nei libri, il modello Town Car.

Il personaggio di Mickey Haller che emerge dalle due interpretazioni è diverso – più spaccone ma allo stesso tempo tormentato nel film, anche in modo plateale – mentre nella serie si fa riferimento ad un periodo di disintossicazione da ossicodone dovuto ad un incidente col surf (mentre nel libro è per via delle ferite della sparatoria avvenuta nel primo romanzo) quindi Haller sembra aver perso la spavalderia a favore invece di uno stile diverso (ma non per questo meno incisivo).

Nel film è presente solo una ex moglie Maggie che lavora nell’ufficio del procuratore distrettuale – ed è interpretata da Marisa Tomei - e una figlia. Nella serie lo stesso ruolo è affidato a Neve Campbell, ma troviamo anche una seconda ex moglie Lorna (Becki Newton) che lavora per lui (e anche il suo futuro marito è assunto come investigatore). La serie in questo caso si attiene a quanto raccontato nei romanzi.


Così come avvenuto per Bosch, Connelly è produttore esecutivo di questa nuova serie e ci tiene a rimarcare la scelta di Garcia-Rulfo come protagonista “è il Mickey Haller ideale, poiché Haller segue le orme del padre avvocato con la spettacolarità della madre, star del cinema messicano. Manuel apporta una forte dinamica e una dimensione al ruolo, in linea con i libri e darà allo spettacolo l'opportunità di celebrare l'eredità e le radici Latinx di questa storia con sede a Los Angeles.” (fonte Netflix media center).


Apprezzo il fatto che la serie abbia mantenuto solo il titolo del film, ma non ci abbia riproposto lo stesso adattamento del libro. Cosa non scontata e già accaduta in passato con Il collezionista di Ossa di Jeffery Deaver (ne ho parlato nella puntata 13).


Vado a concludere ricapitolando quanto detto in puntata:

Tutti i libri di Connelly sono stati tradotti in italiano e si trovano facilmente in libreria (o in biblioteca).

Le sette stagioni di Bosch e la prima di Bosch: Legacy sono disponibili su Prime Video (quest’ultima è intervallata da schermate nere di pochi secondi, perché nata per la versione con pubblicità di cui parlavo prima).

The Lincoln Lawyer, film del 2011 e l’omonima serie invece sono su Netflix.


Nonostante la differenza di scelte narrative e attori, consiglio la visione prima del film e poi della serie per seguire l’ordine dei libri.

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