Vivere a Los Altos de las Cascadas è come vivere in cima a una montagna. Panorama, acqua, qualità dell’aria e sicurezza sono i suoi punti di forza. Questo è il paradiso che diventa realtà nel country club più esclusivo del Messico. I suoi oltre 200 ettari offrono tutto il necessario per vivere come si deve. Ampi spazi verdi, piscine e campi sportivi. Dimore esclusive dove i vicini rispettano le comuni regole di buona convivenza con responsabilità ed entusiasmo. Ora che sei arrivato qui, sei sulla cima della montagna. Complimenti. Los Altos de las Cascadas è il posto perfetto per te.
Nella puntata 89 “Guardare la vita degli altri” parlando di White Lotus, ho sottolineato la sensazione avuta durante la visione “di entrare in un microcosmo – la catena di resort che porta il nome della serie – scoprendo la vita o meglio uno spaccato di 7 giorni (la durata della vacanza) degli avventori e dello staff.”
Qualcosa di simile accade anche in Las viudas de los jueves, Le vedove del giovedì, serie TV in lingua spagnola uscita su Netflix il 14 settembre scorso.
In apertura ho citato una sorta di presentazione fatta da una delle protagoniste Maria Virginia “Mavi” Guevara, abitante di questa esclusiva comunità – oltre che agente immobiliare – e voce narrante di tutta la serie.
Tre uomini vengo ritrovati morti in piscina poco dopo Natale…cos’è successo a Tano, carismatico manager e istrione di tutta la comunità, a Martin appena uscito dal partito, e Gustavo, nuovo arrivato a Los Altos?
Lo scopriamo poco alla volta, ogni episodio è dedicato alla famiglia dei protagonisti fino ad arrivare a completare il puzzle ed avere il quadro completo di questa comunità e dei suoi abitanti.
Il titolo fa riferimento all’appellativo dato alle consorti che ogni giovedì dovevano fare a meno dei mariti impegnati appunto in cene, bevute e giochi a carte a casa di Tano.
La serie è tratta dall’omonimo romanzo uscito nel 2005 di Claudia Piñeiro, scrittrice e sceneggiatrice argentina.
Ci sono molte differenze spazio temporali (i fatti – nel libro - si svolgono in Argentina poco dopo 11 settembre 2001 andando poi a ritroso) e con alcune differenze per quanto riguarda i protagonisti e soprattutto il finale.
Quello che colpisce – nonostante abbia letto il romanzo dopo la serie – è lo stile narrativo avvincente che tiene alto l’interesse di chi legge – che contraddistingue il lavoro dell’autrice.
In un’intervista sottolinea infatti che il comune denominatore è "la suspense. Mi piace maneggiarla, portare il lettore ad accompagnarmi nella storia che voglio raccontare. È una sorta di omaggio alla narrazione orale. Ci sono persone che raccontano qualcosa di più o meno interessante, e tu ascolti attentamente, aspettando che arrivi alla fine. Mi piace dosare le informazioni, usando il linguaggio in un certo modo, in modo che l'altro voglia accompagnarmi nella storia che sto raccontando.”
Piñeiro non ha partecipato direttamente all’adattamento, ma era in costante contatto gli autori e con la direzione messicana di Netflix.
Ha spiegato che il team ha preso le giuste decisioni narrative riguardo alla struttura, poiché un romanzo è una linea continua, “e una serie televisiva deve rispettare un certo numero di capitoli con le proprie tensioni e chiusure. Inevitabilmente, la struttura drammatica cambia, bisogna prendere delle decisioni su come dosare l'informazione".
La scrittrice ha sottolineato inoltre che questa serie ha adattato la storia anche all'evoluzione dell'argomento negli ultimi 20 anni. “Quando ho iniziato a scrivere il romanzo, queste comunità chiuse che si proteggono dietro muri e che pretendono requisiti da chi vuole farne parte, erano una novità. Oggi si sono moltiplicati non solo nelle classi superiori, ma anche nelle classi medie.”
Fernanda Pérez Sanchez su Vogue Mexico scrive a proposito: “Nonostante siano trascorsi più di due decenni da quell'evento, il racconto della scrittrice è ancora valido ed è possibile realizzarne un adattamento credibile in un paese come il Messico, dove da tempo si parla di recessione economica; dove altri temi affrontati nella serie come il razzismo, il classismo, la violenza di genere e la mascolinità tossica rimangono latenti.”
“Ecco perché questo romanzo argentino sembra ancora così attuale – scrive ancora la giornalista - ed ecco perché il suo finale scomodo è così azzeccato. E anche se ci troviamo in un momento in cui viene valorizzata l'idea di una società progressista utopica, non sappiamo cosa succede a porte chiuse in luoghi come Los Altos de las Cascadas, un sito immaginario di cui non difficile credere esista davvero nelle periferie delle città.”
La serie non è il primo adattamento del romanzo, nel 2009 è stato prodotto infatti un film scritto e diretto da Marcelo Piñeyro. Sicuramente più aderente al libro (anche per quello che concerne il finale), a mio modesto avviso manca un po’ di smalto se paragonato alla serie che risulta sicuramente più avvincente. Io sono riuscita a recuperarlo – legalmente - su filmzie.com, piattaforma slovacca.
Claudia Piñeiro e Marcelo Piñeyro hanno collaborato insieme per la realizzazione di un’altra interessante serie che forse è passata inosservata (almeno a me prima di iniziare a lavorare a questa puntata) El Reino, Il tuo regno.
Ambientata in Argentina, parla di politica e religione al limite del fanatismo. Dopo l’omicidio del candidato alla presidenza, il testimone passa al vice – il pastore Emilio Vasquez Pena. Ma il delitto fa scaturire domande e soprattutto segreti.
La serie è stata rinnovata per una seconda stagione, disponibile su Netflix da marzo 2023.
Sabrina Galante del quotidiano Clarín ha sottolineato che El Reino presenta "una storia di qualità [...] supportata da grandi risorse narrative e visive" con un "alto livello di recitazione", dove "il cast di supporto è all'altezza del compito e dei suoi protagonisti”.
Sempre a proposito di Claudia Piñeiro segnalo che nel 2020 ha partecipato alla docuserie Carmel, chi ha ucciso María Marta?, analizzando il caso García Belsunce.
La donna nel 2002 fu trovata morta apparentemente annegata nella sua casa nel Carmel Country Club, ma quello che sembrava un incidente, si è scoperto essere invece un omicidio.
Un caso che ha tenuto banco a lungo in Argentina e purtroppo non si è ancora posta la parola fine. È disponibile su Netflix.
Quindi più che parlare di una serie sono finita a parlare dei lavori dell’autrice da cui tutto è partito: Claudia Piñeiro, ma mi piace allargare lo sguardo e fornire spunti diversi che – come accaduto qui – partendo da un titolo.
Spero apprezziate, fatemelo sapere!
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